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Il 12 settembre 1944, a Roma, alcune esponenti dei partiti comunista, socialista, azionista e della sinistra cristiana fondano l'Unione donne italiane, che si propone di "unire tutte le donne italiane in una forte associazione che sappia difendere gli interessi particolari della masse femminili e risolvere i problemi più gravi e urgenti di tutte le donne lavoratrici, massaie e delle madri". In questo volume Patrizia Gabrielli, docente di Storia contemporanea e di Storia delle donne e delle relazioni di genere, ripercorre la storia di questa organizzazione offrendo una prospettiva privilegiata per comprendere il mutamento della società italiana.